Comunicato n.2/2017 – Destinazione Turistica Sconosciuta

98f1b82a-86dd-4a1c-9f9f-2540d9cb5d28Che ci sia una destinazione nei piani di chi ha progettato e presentato il nuovo ente “Destinazione Romagna” non lo mettiamo in dubbio, ma che la meta sia la promozione turistica di tutta la Romagna, è difficile dirlo.

Nel nostro precedente articolo abbiamo espresso il nostro punto di vista contrario alla creazione di questo nuovo Ente dai progetti ben poco definiti e dalle prospettive per la nostra valle, a dir poco sconfortanti. (qui potete visualizzare il nostro articolo)

A questo proposito, su “Chiamami Città” è stato pubblicato in questi giorni un articolo di Riziero Santi, EX Presidente dell’Unione Valconca, attuale Sindaco di Gemmano, che critica la nostra posizione contraria ad aderire subito a questo ennesimo Ente denominato “Destinazione Romagna”.

Diciamo innanzitutto che le sue dichiarazioni si discostano da quanto espresso dal nostro Gruppo in Consiglio Valconca. E’ chiaro a tutti che “Destinazione Romagna” avrà una governance molto sbilanciata sui Grandi Comuni turistici e della Riviera, infatti, nelle decisioni che verranno prese, il peso del voto di ogni Comune aderente sarà calcolato per un 40% dalle presenze turistiche (ed in Valconca, si sa, spopoliamo, per quantità di turisti…), per un altro 40% dai posti letto (ed anche qui, siamo storicamente stracolmi di alberghi da centinaia di stanze…) e solo per un 10% + 10% dall’estensione territoriale e dalla popolazione (l’unica variabile a favore). Tradotto in numeri percentuali la Valconca avrà un peso politico da prefisso telefonico, uno zero virgola.

Quindi, come questo possa essere una “grande occasione” per la Valconca, è tutto da dimostrare. In Consiglio infatti è prevalsa la linea del “meglio esserci anche se contiamo nulla o quasi, che non esserci affatto”.  E’ più o meno come dire che si giocherà in serie A ma stando sempre in panchina per tutto il campionato e pagando pure il biglietto per entrare allo stadio.

Ma veniamo all’articolo. Vorremmo far notare che l’Ex Presidente Santi ha bollato i nostri progetti come inconsistenti, riducendo il tutto ad una “brochurina da distribuire negli alberghi”. A parte il fatto che lui da Presidente non è riuscito a fare nemmeno quella, si è però dimenticato di citare anche la seconda e principale proposta; quella di creare una piattaforma/sito web che possa fare da vetrina e sponsorizzare le offerte turistiche di TUTTA la Valle del Conca.

Forse gli è sfuggito, ma gli anni 80 / 90 sono finiti da un pezzo, il mondo è cambiato ed anche gli albergatori hanno da tempo capito quanto sia fondamentale il web nell’attrarre il turismo.

Lo dimostrano i risultati dellOsservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano (www.osservatori.net), presentati in maniera più estesa il 14 ottobre 2016 durante la 53/a edizione di TTG Incontri.

“L’84% degli italiani prenota online, l’83% effettua ricerche e il 67% cerca soprattutto ispirazione”.

I politici della Valconca invece, vuoi per poco interesse, vuoi per poca conoscenza del mondo digitale, non hanno fatto nulla per creare quella base solida su cui gli operatori del turismo potessero sviluppare adeguatamente il loro lavoro. In 20 anni, nemmeno la misera “brochurina”.

Suggeriamo all’Ex Presidente, attivissimo sui social, di farsi una semplice ricerca su Google per vedere quanto sia promosso a livello nazionale ed internazionale il nostro territorio della Valconca. Lo possiamo anticipare noi, praticamente zero.

Pensiamo, di contro, alle eccellenze che la nostra Valle potrebbe mettere in campo e quanto sia concreto, poco dispendioso, ed altamente performante un sito web di promozione turistica (oltre ad una semplice brochure). All’inizio potrebbe essere una semplice vetrina, ma in una seconda fase si potrebbe anche implementare, offrendo per esempio servizi di prenotazione online e dando una mano a tutti quelle attività ricettive costrette, per avere visibilità, ad affidarsi a piattaforme di booking online che lasciano ben pochi margini ai loro guadagni.

Siamo proprio sicuri, che queste eccellenze potrebbero essere valorizzate da questo ennesimo Ente con poche idee ed al momento un pò confuse? Non sappiamo nemmeno se nella fantomatica cabina di regia andranno a sedere personaggi in grado di sviluppare una progettualità seria ed organica per tutta l’area di competenza.

Non era forse il caso di attendere un pò per capire bene se e come avrebbe funzionato, prima di spendere del denaro pubblico?

Lo ribadiamo, l’Unione Valconca a cui è stata trasferita la funzione di promozione turistica nel lontano 2002, con un’attenta e semplice programmazione, potrebbe davvero fare una buona promozione turistica spendendo poco. Potrebbe creare un suo marchio, un suo brand territoriale sulla scia, per esempio della Franciacorta o della Val di Sole, puntando sulle nostre unicità, sugli itinerari cicloturistici e naturalistici, sull’enogastronomia, la Storia, i castelli e musei, il Trekking, e tanto altro.

Le parole di Santi risuonano come i classici slogan che in Valconca sentiamo ormai da 20 anni, bellissimi discorsi atti ad infiammare gli entusiasmi per il tempo utile a bruciare un cerino, dopodichè, torna come sempre il buio.

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